In queste feste in cui si celebrano i santi, si ricordano i morti, ho notato che quando mi capita di parlare della morte, nasce spontaneo in molte persone un malcelato imbarazzo, un senso di presagio funereo, un qcosa da non voler affrontare, da negare...ma moriremo tutti, vogliamo farcene una ragione si o no?! Io ho sempre parlato molto serenamente della morte, con i miei figli, con chi mi sta vicino, ho un desiderio ben preciso su come festeggiare il mio funerale :) certo, festeggiare, ogni passaggio va festeggiato, poi poco conta se ci saranno due lacrime, la commozione fa parte di ogni cambiamento, più o meno sereno! Ho espresso ancora tanti anni fa il desiderio di donare gli organi, se mi fosse possibile, e di essere cremata, polvere eri e polvere tornerai, non amo l'idea della tomba, ferma e statica, mi piace l'idea di ritornare nel vento...mi piacciono queste parole, vorrei che rappresentassero realmente, ciò che rimarrò per tutti quelli che mi hanno amato.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d'autunno,
quando ti svegli nella quiete del mattino...
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Canto Navajo
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