...oggi, trent'anni fa...ricordo come fosse ieri, con lo stesso senso d'impotenza...erano gli ultimi giorni di scuola, faceva caldo...la sera al telegiornale ne avevano parlato...nei gg a seguire, quanto ho pianto, quanto ho pregato, quanti fioretti mi ero ripromessa di compiere se Tu fossi riuscito a salvarlo...conobbi il termine pozzo artesiano, mai sentito prima d'allora e da quel momento, ogni volta che lo sento mi ricorda morte...ricordo Nando, quel vigile che ha cercato di parlarti fino all'ultimo, ricordo quell'uomo magro magro che disperatamente aveva cercato di strapparti da quelle viscere di fango che non ti volevano lasciare libero....abbiamo sperato tutti, fino all'ultimo che potessi tornare fra le braccia della tua mamma Franca, una roccia...ed invece sei diventato un angelo, uno dei più belli, ne sono certa. L'unica nota positiva di tutta qs storia lacerante, è stata la creazione da parte di quel presidente buono, il nostro Pertini, della protezione civile, gente preparata che ora è in grado di affrontare emergenze come la tua. Ciao Alfredino, noi bambini di allora non ti dimenticheremo mai.
Conosco questa triste storia grazie ai Baustelle che hanno scirtto un bellissimo testo.
RispondiEliminaNon sapevo di qs canzone...io invece, come tanti bimbi di allora, l'ho proprio vissuta in tutti i suoi drammatici momenti...purtroppo!!
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