la perla...

la perla...

domenica 27 febbraio 2011

GIOVINEZZA

...era un luminoso giorno di sole, in quel bellissimo parco.....moooolti anni fa...e quel giorno la trascrissi solo per dedicarla a lui...chissà se questo qualcuno lo ricorda ancora....


Giovinezza di spirito e di cuore



La giovinezza non è un periodo della vita,

è uno stato d'animo

che consiste in una certa forma della volontà,

in una disposizione dell'immaginazione,

in una forza emotiva;

nel prevalere dell'audacia sulla timidezza

e della sete dell'avventura sull'amore per le comodità.

Non si invecchia

per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni,

ma solo quando si abbandona il proprio ideale.

Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo,

la rinuncia all'entusiasmo li traccia sull'anima.

La noia, il dubbio, la mancanza di sicurezza,

il timore e la sfiducia

sono lunghi anni che fanno chinare il capo

e conducono lo spirito alla morte.

Essere giovani significa conservare a sessanta o settant'anni

l'amore del meraviglioso

lo stupore per le cose sfavillanti e per i pensieri luminosi;

la sfida intrepida lanciata agli avvenimenti,

il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo,

il senso del lato piacevole e lieto dell'esistenza.

Resterete giovani finché il vostro cuore saprà ricevere

i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio,

di grandezza e di forza che vi giungono dalla terra,

da un uomo o dall'infinito.

Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esse si saranno accumulati

le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo,

è solo allora che diverrete vecchi

e possa Iddio aver pietà della vostra anima



Anonimo


...e dopo tanti anni, ha ancora il suo perchè riscrivertela qui.

giovedì 24 febbraio 2011

TANGO

...sempre più bello riuscire a rilassarsi e godere dei primi veri balli, delle emozioni dell'abbraccio senza pensare a come ti muovi, ma sentire perchè ti muovi, lasciarsi cullare ed avvolgere da qs velluto musicale che ti si strofina addosso...e mentre ballavo stasera, i pensieri volavano fuori dalla finestra, intensi e rapiti da quella musica e ho avuto la netta sensazione che....che! ...la musica incalzava e roteavo sulla pista ed in quel momento sapevo che ho voglia di vederti, di leggerti le mani, di toccarti gli occhi e di accarezzarti il cuore.

mercoledì 23 febbraio 2011

OTTO PAROLE...



...inaspettate, banali di per sé, prese una ad una...
ma messe in fila come hai saputo fare TU, 
oggi...sorprendono, avvolgono, scaldano e...ti fanno pensare. 

Grazie di esserci, sempre, anche quando io sembro dimenticarmene...
sembro!

martedì 22 febbraio 2011

NUOVA PRIMAVERA


Dopo aver parlato con te oggi, ho fatto due passi e mi sono ritrovata davanti ad un trionfo di colori e profumi che stordiscono...bellissimi e regali giacinti...ho preso tre bulbi e li ho messi sul davanzale, i fiori già fanno capolino fra le foglie...aria di rinascita, di profumi di primavera...grazie per le parole con cui mi hai salutata, sai bene cos'è stato l'elemento nuovo che ha avviato la mia primavera...
Ti Bacio.

sabato 19 febbraio 2011

E CHE CARNEVALE SIA


Carnevale è sempre stato per me bellissimo e malinconico, ha due Anime il Carnevale... due Anime come tutti noi, un'Anima fuori ed un'Anima dentro... Mascheriamoci, nascondiamoci sotto abiti colorati, copriamo i volti con il trucco, lasciamo che qs Carnevale ci ubriachi, ci trasporti, ci rapisca... ma gli occhi... gli occhi li puoi truccare, camuffare, nascondere sotto la maschera, e comunque non li puoi far tacere  ....gli occhi parlano, gli occhi rivelano l'Anima... quella DENTRO.



Tra gli chiamazzi e la follia, se vuoi, 
noi pure andremo. Celeremo i tristi 
volti sotto la maschera, e, non visti, 
potrem sognare di non esser noi. 

Chissà! Con tanta umanità frammisti 
a sé bugiarda ed ai pensieri suoi 
potrò creder ch'io t'amo, che tu puoi 
volermi bene, che tu sola esisti.


E vedendoci, l'uno all'altra stretti
e imperterriti tra la folla oscena,
fra le risate i lazzi ed i confetti

esclamerà forse Pierrot:- Che pena! 
Paolo e Virginia a spasso! Si rispetti 
l'amore e la virtù che vanno a cena! -

Carlo Chiaves

venerdì 18 febbraio 2011

33° GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA


Vi ho viste, serissime, scrivere i vostri pensieri di cuore e d'Anima, belli come solo a qs età possono essere Belli..."Grazie Gesù per la vita bellissima che mi hai dato, auguro anche a te che troverai il mio messaggio, di averne una  così"..."A te che leggerai, fate l'Amore non la Guerra, viva la Vita!"..."La Vita è bella, godetela"...."Io amo la vita"....eccitate come ogni anno, avete intrecciato i fili dei palloncini, "perché uniti tutti insieme volano più in alto e così non scoppiano subito, se uno si rompe gli altri lo tengono su"....ah quanti "adulti" avrebbero da imparare dalle vostre parole, già avete capito che INSIEME non è una parola priva di significato, sapete già molto bene che aiutandovi l'un l'altra andrete più lontano, più in ALTO. E stamattina la gioia....i vostri palloncini, tutti insieme, avevano fatto centinaia di km ed un signore dal cuore bello, vi ha scritto una lettera per ringraziarvi e per dirvi di crederci sempre in quel "L'unione fa la forza" ed io mi auguro che la Vita, quella vera, quella che vi aspetta, non vi tolga mai la certezza che INSIEME è bello, perché condividere ciò che si ha, ciò che si è, arricchisce di più chi dona di chi riceve.

E' LA PRIMAVERA A NOVEMBRE. QUANDO MENO TE L'ASPETTI...


Dedicato a tutte le Donne, prima che il calendario decida "commercialmente" al posto nostro, che si "debba" festeggiare (cosa poi?! Mah!) ricordiamoci, ogni giorno, quanta forza c'è in noi!!! 
Dedicata un pizzico in più ad una Donna in particolare...


Più dei tramonti , più del volo di un uccello,
 la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.



Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.


Che uno dice: è finita.


No, non è mai finita per una donna.


Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.


Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.


Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.

Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.

Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.

E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.

Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.

Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.

Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.

Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".

E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.

Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.

Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.

Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.

Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.

Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.

E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?

E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.

"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
 Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle
inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?

E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.

Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.

Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.

Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.

Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.

E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.

Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.

Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi.

Ma soprattutto per noi stesse".

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

È la primavera a novembre.

Quando meno te l'aspetti...

- Jack Folla -

giovedì 17 febbraio 2011

ONE WAY


Avere l'impressione di andare in un senso unico, di essere l'unica auto che passa...ecco, qs cartello in mezzo al mare di Stintino racchiude un po' tutto...dovrò decidermi a rimettermi in un'autostrada a 3 corsie...un po' di velocità...ne ho bisogno.

mercoledì 16 febbraio 2011

NON SI VEDE BENE CHE COL CUORE. L'ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI.



Non si nasce insieme 
ma nemmeno si sta insieme...
si è insieme 
da quando ci si incontra 
nei pensieri, 
il legame va oltre l'apparenza, 
è sostanza invisibile. 

Massimo Bisotti

martedì 15 febbraio 2011

VOCE DEL VERBO...


Amare per essere amato 
è umano, 
ma amare per amare 
è quasi angelico. 

- Alphonse de Lamartine -


domenica 13 febbraio 2011

HO SOGNATO I CILIEGI



Ricordo benissimo quel posto, era su di una curva, sotto si vedeva il lago...aveva un nome così romantico, qualcosa a che fare con i ciliegi...ma non era un gran posto, di bello aveva solo il nome...erano anni che non ci pensavo più, nemmeno lontanamente...ricordo che ci siamo andati qualche volta, insieme agli altri e forse da soli...e stanotte l'ho sognato, nitido, c'eri anche tu, eri con l'auto di allora...chissà perché questo sogno, chissà perché quel posto, ora...e nella testa mi è rimasta questa bellissima canzone, suonava stanotte...

DAVANTI ALLA SCUOLA

...hai un bimbo in prima, lo so, è da settembre che ti vedo aspettarlo...eviti il mio sguardo, come da 20 anni a qs parte ormai, e quelle poche volte che ci siamo incrociati, hai sempre cercato di ignorarmi. Ieri mattina alle 12, mi sono voltata e ti ho trovato davanti a me...ti ho sorriso, ero pronta a salutarti come invano ho provato a fare tante volte, ma il tuo sguardo mi ha ancora una volta pietrificata...certo, ieri poi era una data che sicuramente non hai dimenticato, io ti ho visto 17 anni fa davanti alla chiesa, ci sei perfino su alcune foto, spettatore presente tuo malgrado e nel contempo x tua scelta...so che hai sofferto tanto, x lungo tempo...ma sono passati ben 22 anni da allora, non mi sono comportata bene con te, è vero, ma non puoi avercela con me ancora oggi..la vita continua, è andata avanti, per me, per te...ti sei sposato, hai un bellissimo bambino, possibile che sia ancora così difficile dirmi anche solo ciao? E' così breve la vita, mi piacerebbe che tu facessi pace con il tuo cuore, con la tua rabbia, e che finalmente il tuo ciao uscisse dalle tue labbra, ma prima ancora dai tuoi occhi, occhi buoni, occhi dolci, io li conosco bene, non sono occhi cattivi i tuoi...mi perdonerai mai?

sabato 12 febbraio 2011

CARNEVALE





...vestito c'è...maschera c'è..parrucca pure...Venezia...ancora una settimana...

mercoledì 9 febbraio 2011

SEMBRA CHE DISSETI AL MOMENTO, POI....


...vedi, mi succede come con la CocaCola....quando ho molta sete, e la vedo, bella fresca, ghiacciata, mi vien voglia di berla, magari se non ci pensavo non ne avevo voglia, se riesco a non pensarci posso quasi farne a meno...quasi....ma se bevo il primo sorso e poi un altro ed un altro ancora...non mi disseta, anzi, mi vien voglia di berne ancora ed ancora....ed alla fine mi accorgo di aver più sete di prima...ma come resistere......è così buona la CocaCola....

DA CERTE SINDROMI NON SI GUARISCE IN FRETTA!!!






crostata con crema pasticcera, panna montata e fragole......mmmm non male.....quasi quasi una fettina di qs la mangio anch'io... 



LINEA


C'è una linea, netta, ben definita...immaginaria ma nemmeno troppo...un passo al di qua...o un passo al di là ...e lo scenario cambia, tutto si trasforma, visone diversa, anzi diametralmente opposta...come un grillo salto un po' di qua, un po' di là...come basta poco perchè le cose si vedano con una luce diversa, con occhi diversi...per ora salto...un po' di qua, un po' di là................

martedì 8 febbraio 2011

VASCO....!!!




.....con l'anima che si pente 
metà e metà 
con l'aria, col sole 
con la rabbia nel cuore 
con l'odio, l'amore 
in quattro parole 
io sono ancora qua 

eh, già!!!

domenica 6 febbraio 2011

DETTO, FATTO!

Mi era presa la fissa la scorsa settimana di farmelo....ma che cavolo, erano almeno trent'anni che non prendevo in mano i vecchi ferri del mestiere...ma a forza di leggere qua e là che qs moebius cowl in fondo non è poi così difficile, stasera mi sono lanciata: ferri 12 x' io ho il lavoro un po' stretto, lana 10 "beatle" che con Imagine poco c'azzecca, ma il colore è proprio nero nero :) ...beh, in tre ore, tre ore tre, con i-phone in versione i-pod nelle orecchie, scafandrata in pigiamone di pile e naso gocciolante, davanti ad un bel caminetto accesso e con un corroborante e ammazza influenza rum invecchiato di 68 anni, a ritmo di Ligabue e compilation varie, dallo scoglio a Baglioni, passando per il mitico Frank e scivolando sulle note degli Abba, dicevo....in tre ore nette, il mio cosetto nero si è materializzato!!! Certo, niente punti strani, tutto un bel legaccio, che poi altro non è che lavorare tutti i ferri a diritto!!!! Cmq, finito, provato, pronto x essere indossato domani...che con sto mal di gola, proprio ci voleva!! Rigorosamente cucito al contrario, così da sembrare lavorato con i circolari...prossimi da sperimentare :) 


Ah, il mebious cowl altri non è, che un semplice scaldacollo :))))

STOLTI




Quando il saggio 
indica la luna
lo stolto
guarda il dito.

giovedì 3 febbraio 2011

GABRIELE





Ricordo distintamente quel giorno di 30 anni fa, in una piccola classe di provincia, anzi, frazione di un piccolo comune, c'era una scuola con solo 5 classi, piccola isola felice. Arrivò con il suo saio, risplendeva, in sè aveva una luce che attirava noi piccoli come falene. Era missionario in Burundi, nome a noi sconosciuto allora, ma da allora marchiato a fuoco nella nostra memoria. Ci raccontò con gioia della sua vita, piangemmo calde lacrime sentendo i suoi racconti, e ci colpì come solo un bambino con l'Animo di un bambino può rimanere colpito. Ci lesse la preghiera di Raoul Follereau, ci spiegò la sua vita...sparse su di noi i suoi semi di bontà, mise davanti a noi la sua vita ed il suo sacrificio come una cosa naturale, conseguenza logica del suo Animo. Oggi ho saputo che uno di quei bellissimi semi è germogliato, sei in Africa a fare il missionario, bimbetto tutto occhi e gambe storte, ma non mi stupisco sai, in fondo avevi il nome di un Angelo, il più importante, ed il tuo Animo buono lo ricordo bene...Auguri, mi hai resa felice oggi con questa notizia...e niente capita mai per caso, nessuno passa nella tua vita senza un perchè......ne sono certa ogni giorno di più.


Insegnaci, Signore, a non amare soltanto noi stessi, a non amare soltanto i nostri, a non amare soltanto quelli che amiamo già.
Insegnaci a pensare agli altri, ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama.
Signore, donaci di soffrire della sofferenza degli altri.
Concedici la grazia di capire che ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice, protetta da te, milioni di esseri umani, che sono tuoi figli e nostri fratelli, muoiono di fame senza aver meritato di morire di fame, muoiono di freddo senza aver meritato di morir di freddo.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.

PARTIRE


...ci ho pensato
oh se ci ho pensato
ma non verrò, tu lo sai
...non ora...
tu intanto 
fatti il giro largo
...merita!
Guarda,
annusa,
godi
anche per me
...e fammi sapere...
solo rimandato, 
non dimenticare :)

martedì 1 febbraio 2011

L'INFINITO NEL PALMO DELLA MANO



"Se non avessimo mangiato quel frutto non avrei mai assaggiato un fico o un'ostrica, non avrei visto l'Araba Fenice risorgere dalle sue ceneri, non avrei conosciuto la notte, né avrei saputo cosa significa sentirmi sola quando tu non ci sei; non avrei sentito il mio corpo, gelato anche in mezzo alle fiamme, che si scaldava appena pronunciavi il mio nome e avrei continuato  a vederti nudo senza sussultare e non avrei mai saputo come è bello quando scivoli dentro me come un pesce che inventa il mare....
tu provi tutte queste  sensazioni perchè sei viva, ma è proprio quello che volevi, no? Volevi la conoscenza e questa è la conoscenza: il Bene e il Male, il piacere e il dolore....
loro non erano il principio, ma il finale perfetto cui Lui aveva voluto assistere prima di decidersi a lasciarli liberi...un giorno i loro discendenti avrebbero intrapreso il ritorno al Paradiso"

Gioconda Belli
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