la perla...

la perla...

sabato 13 novembre 2010

SE METTI QUALCUNO IN GABBIA NON DIVENTA TUO, MUORE!

...ho sempre creduto molto in qs frase, ricordi z.m. che la scrivevamo sui nostri diari? ...oggi ho finito qs bellissimo libro di Coelho, libro che mi era stato regalato anni fa, l'avevo cominciato ma non mi aveva coinvolta....non era il momento, come per ogni cosa nella Vita........c'è sempre l'attimo giusto, a noi saperlo riconoscere...qs passo molto bello spiega il titolo del post, Ve lo regalo come meditazione del fine settimana....perchè l'essenza dell'Amore Vero, non ha bisogno di gabbie......


C'era una volta un uccellino,
con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma, un animale creato per volare in libertà nel cielo, e rallegrare chiunque lo vedesse.Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo con il cuore che batteva all'impazzata, e gli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei ammirava, venerava, celebrava quell'uccellino.Ma poi pensò: 'E se volesse conoscere le montagne lontane?' Ebbe paura. Paura di non provare mai più quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare. Si sentiva sola. E allora disse: 'Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via.' L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella trappola e fu imprigionato in una gabbia. Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'oggetto della sua passione e lo mostrava alle amiche, che dicevano: "Ma tu hai davvero tutto." Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se non per nutrirlo e pulirgli la gabbia. Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava felice fra le nuvole.
Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico. Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta. "Perché sei venuta?" le domandò lei. "Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo," rispose la Morte. "Se lo avessi lasciato partire e tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo rincontrare."  (Undici minuti -Coelho-)

4 commenti:

  1. Da ragazzo amavo leggere i romanzi di un autore che scriveva di posti lontani di jungle e pirati e mai li aveva visitati. Le sue descrizioni erano a tal punto reali e raffinate che pochi ancor oggi lo sanno.
    Tu mi ricordi lui la tua mente vola come un satellite e gente come te non ha necessita' di viaggiare per assorbire imparare e vivere profumi colori e tradizioni del mondo almeno di quelli conosciuti.
    Vorrei dirti che il tuo cuore pero' e' in gabbia la tua anima forse anche lei desidera rincorrere quel sogno di ragazza che era di usare del proprio tanto per un poco di quei molti che niente hanno.
    Un Bacio E

    RispondiElimina
  2. Non ti ho mai nascosto che se Dio, il tempo e le situazioni della Vita me lo permetteranno, senza togliere nulla a nessuno, la mia vecchiaia non ho intenzione di trascorrerla al parco con i nipotini...ma qs non vuol dire che mi senta in gabbia qui, ora...abbiamo fatto delle scelte, entrambi, e la Vita oggi ci chiede, giustamente, di portarle avanti, di portarle a compimento...a noi riuscire a farlo nel miglior modo possibile, e Noi siamo Bravi, lo stiamo facendo, ma nessuno ci vieta di AMARE, sempre e comunque...l'essenza dell'Amore, qualunque Amore sia, non la metti in gabbia, vive di Vita propria...e Tu lo sai x' lo senti sulla pelle, come lo sento io...Ti Bacio.

    RispondiElimina
  3. se non fosse che a volte la gabbia ce la costruiamo intorno noi stessi. e un bel giorno ci ritroviamo imprigionati, disorientati e con le ali ormai inservibili.

    RispondiElimina
  4. ...imparare a volare è come andare in bicicletta...a momenti può sembrarti che dopo tanto tempo, tu non ne sia più capace, ma basta il giusto attimo, la situazione, un'Emozione giusta...e le ali, riprendono forza, vigore, e riparti...smettere di volare è un po' morire dentro, e tu gioia Mia sei tutto tranne morta :*

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...