la perla...

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domenica 22 agosto 2010

IN FONDO E' SOLO UN PASSAGGIO...



Posso solo immaginare quanto sia grande ora il tuo dolore, ma la morte non è niente. Lui è solamente passato dall’altra parte: è come fosse nascosto nella stanza accanto. Lui è sempre lui e tu sei sempre tu. 

Quello che eravate prima l’uno per l’altro lo siete ancora. Chiamalo con il nome che gli hai sempre dato, che ti è familiare; parlagli nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.

Non cambiare tono di voce, non assumere un' aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che vi faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto vi piacevano quando eravate insieme.


Prega, sorridi, pensalo! Il suo nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrebbe essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché fuori dalla tua vista? 
Non è lontano, è dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il suo cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. 

Asciuga le tue lacrime e non piangere, se lo ami: il tuo sorriso è la sua pace. Allunga la mano, Io sono vicina a te.


3 commenti:

  1. il tempo aggiusta tutto.... c'è solo bisogno di tempo. non bisogna avere fretta, non si guarisce in pochi giorni dal dolore della perdita. non avere fretta, tieni le braccia aperte e lui quando sarà pronto si lascerà abbracciare e troverà rifugio in te.

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  2. Questo ''passaggio'', non a caso, è, per quanto possa capire, esso stesso una porta E, una porta che rimasta chiusa per lungo tempo ti offre ora le sue chiavi.

    Approfittane se puoi, per tutto il resto c'è tempo, questi momenti sono sovente dolorosi ma mai inutili.

    E poi le chiamano Vacanze. Un :* E

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  3. Eccole qui le mie due Perle, a distanza di pochi minuti una dall'altra :) Vi Voglio Bene, tanto! Il dolore può unire o dividere, creare muri solidi o muri invalicabili...in qs gg di sofferenza e di velati sensi di colpa per non aver potuto fare di più, perchè un figlio non riesce mai a fare tanto quanto un genitore fa x lui, ci sono stati momenti di muri invalicabili e di terremoti...oggi però, il muro è solido, la porta si è aperta, uno spiraglio,certo, ma tanto basta ora, ed il nodo dentro si è sciolto, lasciando posto ad abbracci e consolazione. Il dolore non è mai inutile, e solo attraverso quello c'è crescita, tu m'insegni, ricordi? Vi Bacio.

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